Schiuma

I sistemi di spegnimento a schiuma operano in modo analogo a quello degli impianti a diluvio (sprinkler), ma si differenziano per l’utilizzo di una soluzione di acqua e agente schiumogeno che si espande a contatto con l’aria.

La schiuma è uno degli estinguenti più utilizzati nelle installazioni industriali per l’estinzione di combustibili liquidi e solidi.

La sua ampia diffusione è legata al costo contenuto, alla facile reperibilità, alla semplicità di impiego e al fatto di non essere dannosa per l’uomo. Inoltre, non danneggia i materiali ed è facilmente asportabile dall’area in cui è stata utilizzata.

Gli impianti a schiuma si suddividono in:

  • Impianti antincendio a schiuma a bassa espansione (0-20 lt);
  • Impianti antincendio a schiuma a media espansione (20-200 lt);
  • Impianti antincendio a schiuma ad alta espansione (200-1000 lt).

La schiuma a bassa e media espansione è ottenibile sia con mezzi fissi che mobili.

La schiuma ad alta espansione, lavorando a saturazione, viene erogata solo da generatori fissi di schiuma.

Per garantire l’efficacia di questi sistemi è fondamentale che siano sottoposti ai controlli previsti dalle norme, che dettagliano tutte le attività e le cadenze manutentive, da parte di personale specializzato.

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Fasi e periodicità della manutenzione

Fase Periodicità Circostanza
Controllo iniziale - Presa in carico
(azienda competente)
Occasionale Prima della consegna di un nuovo sistema o di un sistema modificato o nella presa in carico della manutenzione di un sistema
Sorveglianza
(interna)
Continua Secondo il piano di manutenzione programmata dal responsabile del sistema e come indicato dal produttore
Manutenzione periodica
(azienda competente)
Almeno ogni 6 mesi Secondo il piano di manutenzione programmata
Manutenzione straordinaria
(azienda competente)
Occasionale Secondo esigenza di riparazioni di particolare importanza
Analisi chimiche
(azienda competente)
Annuale Secondo le indicazioni normative e con analisi specifica presso laboratorio autorizzato.
N.B.: In accordo con le istruzioni del costruttore, ogni 5 anni è consigliabile la verifica della membrana del premescolatore.

Documentazione da acquisire prima dell'inizio delle attività manutentive

  • Libretto d’uso e manutenzione;
  • Progetti e documentazione “as built” dell’impianto;
  • Procedura di prova dei produttori;
  • Strumentazione di prova.

Controllo iniziale

A cura del Tecnico Manutentore

Controllo Preliminare
  • Accertamento della rispondenza del sistema al progetto esecutivo;
  • Controllo visivo dell’impianto.
Controllo Funzionale
  • Verifica della rispondenza delle logiche del sistema a quanto previsto dal progetto con verifica dell'elenco dettagliato dei componenti del sistema;
  • Prove di verifica della reale efficacia delle stazioni di pompaggio con rilievo della curva delle pompe;
  • Check dell'effettiva esecuzione degli interventi di sostituzione kit guarnizioni valvole di controllo, delle analisi degli schiumogeni e delle membrane.

Sorveglianza

A cura del Personale incaricato

Cosa?
  • Controlli visivi;
  • Controllo delle segnalazioni di stato presenti sull'impianto.
Quando?
  • Giornaliera, settimanale, mensile in funzione del tipo di controllo da eseguire e delle dimensioni dell’impianto.
Intensificare se:
  • Installazioni in ambienti alto rischio;
  • Installazioni in ambienti con condizioni climatiche particolarmente avverse;
  • Prescrizioni specifiche del costruttore o del progettista.

Controllo Periodico

A cura del Tecnico Manutentore

Cosa?
  • Verificare la presenza dei documenti riguardante il controllo iniziale;
  • Verificare che non siano avvenuti interventi o cambiamenti strutturali nell’ambiente protetto.
Come?
  • Il controllo periodico semestrale deve essere effettuato da Azienda Specializzata che dovrà verificare il sistema di spegnimento a schiuma sulla base delle operazioni di manutenzione previste per le varie tipologie d’impianto, come da indicazioni minime contenute nella norma UNI EN 13565-2:2009, utilizzando strumentazioni specifiche, idonea manualistica, disegni progettuali, schemi elettrici e logiche di funzionamento forniti dall’Utente;
  • L’Azienda Specializzata dovrà verificare anche l’efficienza delle dotazioni di scorta.
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