Spegnimento Aerosol

Gli impianti di spegnimento ad aerosol vengono utilizzati in specifici settori: la sottilissima polvere emessa, solitamente formata da una sospensione in aria di potassio, inibisce chimicamente la combustione. Gli estinguenti aerosol sono compatibili con l’ambiente in quanto non interferiscono nei processi di distribuzione dell’ozono, non sono dannosi per l’uomo e non danneggiano i materiali. Sono inoltre facilmente asportabili con degli aspirapolvere e lavabili con acqua.

Il sistema può essere ad applicazione localizzata, per la protezione di uno specifico focolaio di incendio, o a saturazione totale in modo da preservare tutto il volume ambientale. La produzione della polvere è garantita dai generatori di aerosol: contenitori di acciaio di varia grammatura.

La facile reperibilità dei componenti, l’assenza di impatto ambientale, l’assenza di vincoli a prove di scarica reale degli impianti e i bassi costi di manutenzione e ricarica, rendono gli impianti a gas inerte una buona scelta per proteggere anche luoghi dove sono custoditi oggetti delicati e di valore.

L’estinguente ad aerosol è controindicato per spegnere incendi con presenza di sostanze alcaline o sostanze che bruciano in assenza d’aria.

Una volta verificata l’esistenza delle condizioni di utilizzo, gli impianti di spegnimento ad aerosol si dimostrano sistemi “snelli” che non prevedono la presenza di tubazioni o bombole in pressione.

Per garantirne l’efficacia è fondamentale che vengano effettuati i controlli previsti dalle norme, che dettagliano tutte le attività e le cadenze manutentive, da parte di personale specializzato.

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Fasi e periodicità della manutenzione

Fase Periodicità Circostanza
Controllo iniziale - Presa in carico
(azienda competente)
Occasionale Prima della consegna di un nuovo sistema o di un sistema modificato o nella presa in carico della manutenzione di un sistema
Sorveglianza
(interna)
Continua Secondo il piano di manutenzione programmata dal responsabile del sistema
Manutenzione periodica
(azienda competente)
Almeno ogni 6 mesi Secondo il piano di manutenzione programmata
Manutenzione straordinaria
(azienda competente)
Occasionale Secondo esigenza di riparazioni di particolare importanza
Sostituzione degli Erogatori Prescrizioni di Fabbrica Secondo le dichiarazioni del Costruttore

Documentazione da acquisire prima dell'inizio delle attività manutentive

  • Manuale d’uso e manutenzione;
  • Progetti e documentazione “as built” dell’impianto;
  • Procedura di prova dei produttori;
  • Strumenti di prova;
  • Strumentazione elettronica adeguata alle prove da eseguire.

Controllo iniziale

A cura del Tecnico Manutentore

Controllo Preliminare
  • Accertamento della rispondenza del sistema al progetto esecutivo Posa in opera in conformità alla norma;
  • Controllo visivo dell’impianto.
Controllo Funzionale
  • Verifica della rispondenza delle logiche del sistema a quanto previsto dal progetto e documenti di funzionamento così come Manuale d’uso e manutenzione;
  • In presenza di altri impianti interconnessi (protezione attiva o passiva o impianti tecnologici) verifica che le logiche del sistema siano congruenti a quanto previsto dal progetto.

Sorveglianza

A cura del Personale incaricato

Cosa?
  • Controlli visivi;
  • Controllo delle segnalazioni di stato presenti sulla centrale;
  • Controllo del corretto posizionamento degli erogatori e loro collegamento alle linee di comando;
  • Controllo eventuali chiavi selettore posizionate nella maniera stabilita dalla procedura di impianto.
Quando?
  • Settimanale, mensile in funzione del tipo di controllo da eseguire e delle dimensioni dell’impianto.

Controllo Periodico

A cura del Tecnico Manutentore

Cosa?
  • Verificare la presenza dei documenti riguardante il controllo iniziale;
  • Verificare che non siano avvenuti interventi o cambiamenti strutturali nell’ambiente protetto.
Come?
  • Controllo corretto posizionamento degli erogatori e loro collegamento alle linee di comando;
  • Controllo date di scadenza degli erogatori secondo quanto dichiarato dal produttore e riportato in etichetta e procedere alla loro sostituzione se sono scaduti i termini;
  • Controllo che le eventuali chiavi selettore siano posizionate nella maniera stabilita dalla procedura di impianto;
  • Controllo assenza spie di allarme o di guasto;
  • Controllo efficienza di eventuali alimentatori;
  • Controllo stato di carica di eventuali batterie tampone (con sostituzione ogni due anni di servizio con batterie di pari caratteristiche);
  • Controllo stato di efficienza degli attuatori di ciascun erogatore;
  • Prove in bianco del sistema per verificarne il corretto funzionamento successivo ripristino delle condizioni di esercizio.

Verifica Generale del Sistema

A cura del Tecnico Manutentore

Quando?
  • Almeno una volta ogni 5 anni.
Cosa?
  • Accertamento della disponibilità di parti di ricambio;
  • Accertamento della invariabilità dell’impianto (in caso di modifiche sostanziali è necessario acquisire la documentazione tecnica nella nuova configurazione «as built»).
Come?
  • Sostituzione Attuatori.
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